Maggio di Accettura 2025

Luna Piena: cosa realmente successe quella sera

San Giuliano da Sora e le dita fracassate

"Questo matrimonio non s'ha da fare" si disse e il paese di Accettura si volse così a lutto. Il sacro rito della congiunzione di alberi, il maggio o cerro del Bosco di Montepiano con la cima o agrifoglio del Bosco di Gallipoli, è un momento culminante di tradizioni antichissime, unione di opposti, di boschi, di elementi che accolgono un nuovo anno di raccolti. Quest'anno tutto questo è venuto meno – e tutto questo come al solito per la stupidità dell'essere umano.

Lunedì nove giugno, in un momento di raccoglimento cristiano, una coppia di buoi si è sottratta al giogo in preda alla paura ed è fuggita causando scompiglio nella folla: cinque o sei feriti. Il pubblico sconvolto e addolorato. L'innesto di maggio e cima non è avvenuto, la festa è stata cancellata.

Nel parco di Merlet delle Alpi francesi v'è una gabbia in legno con un cartello che invita ad avvicinarsi all'animale più pericoloso. Il pubblico si sporge per osservare quale animale vi sia dentro e si ritrova di fronte ad uno specchio.

Quel che è successo ad Accettura non è un grande mistero, il fatto correva sin dal primo istante sulle bocche di chiunque tenga a cuore la festa, chiunque conosca per davvero gli animali. Dopo due giorni di esbosco, il sabato e la domenica, in cui oltre una cinquantina di coppie di buoi traina il maggio per chilometri di foresta, con mille soste e tamburi, nel caldo e con fatica, i buoi solitamente tornano nelle loro stalle.
Quest'anno si è voluto rendere partecipe una coppia di buoi anche il lunedì nel compito di trasportare la teca di San Giuliano che veniva da Sora. Invece di trasportarla a braccio, ormai improponibile, o al rimorchio di una macchina, si è scelto in questo modo. La presenza della statua con le reliquie del Santo non è prevista ogni anno, ma quest'anno la festa aveva dello straordinario dal principio. Si celebravano trecento anni da quando il rito pagano si è fuso alla chiesa. Fin qui tutto procedeva in armonia, la scelta di interpellare i buoi forse non era vista di buon occhio da alcuni, ma era realizzabile. La gente dei paesi del maggio da sempre convive con gli animali. Il giorno dell'arrivo del maggio in paese vi era una gran confusione, ma ugualmente anziani e bambini accompagnavano i buoi da vicino, chi provava a salirci su, chi li accarezzava dopo una giornata di duro lavoro e non sempre il miglior trattamento ricevuto dai fattori.

È molto semplice: bisognava solo evitare di sparare i fuochi di artificio nelle prossimità degli animali.
Questa ingenuità il lunedì ha avuto grandi ripercussioni nella piazza di San Vito di Accettura: la coppia di buoi è stata colta da paura ed imbizzarrita, impennando, ha travolto alcune persone mentre fuggiva via dal paese verso la propria stalla. Si è verificato un pandemonio, feriti, ambulanze, forze dell'ordine, sequestro di camere fotografiche. Al Santo nella teca si son frantumate le dita di una mano. E come il Santo stesso era disteso, così i feriti nella piazza hanno aspettato i soccorsi, nella stessa posizione.
Ad oggi i pericoli son acqua passata, i feriti si dice siano sulla via di guarigione.

Eppure qualcosa di importante rimane da osservare.
Gli animali sono animali. Il fatto che i buoi siano resi mansueti dalla castrazione non dovrebbe indurre l'uomo a scambiarli per del mobilio. L'amigdala funziona ancora, così come tante altre aree cerebrali connesse alle emozioni. Non c'è animale, probabilmente a buon ragione, che abbia il gusto dello spettacolo pirotecnico. Tutti gli animali provano paura al suono degli spari. Conoscere e non ignorare nozioni basilari sul cuore degli animali può servire a prevenire la maggior parte dei danni. L'animale non dovrebbe né essere temuto stupidamente, né asservito all'uomo come burattino.

La questione della parata di buoi nei riti arborei lucani suscita da anni accese polemiche di attivisti per i diritti degli animali, e le domande son complesse. Bisogna tuttavia attuare delle distinzioni. C'è sempre differenza tra ammazzare un animale a cui sia stata consentita una vita appagante e all'aperto e ammazzare un animale come fosse un numero in una gabbia. Ci sono distinzioni tra il lavoro di un animale e le sue condizioni. Differenza tra il guidare un animale con cuore fermo e gentilezza e il condurlo con violenza senza rispetto.
Nel caso dei buoi di Accettura, senza dubbio i pastori potrebbero limitare le frustate, dal momento che è possibile condurli senza accanimento, ma la presenza degli animali nel rito resta essenziale. La fatica a cui sono sottoposti nell'esbosco non è gran cosa per loro, rispetto a ciò che svolgevano prima dell'introduzione dei trattori. Sono allevati "per devozione", lavorano due giorni all'anno e vengono nutriti per il resto degli altri giorni. Sono parte integrante del giubilo generale.
Non può esistere un maggio senza i buoi che lo sollevano, che lo animano dal bosco.
È importante preservare questo rito così come è sempre stato.

Condurre animali pone sempre dei dilemmi, e il primo per esempio consiste proprio nella castrazione degli stessi. Eppure i cosiddetti animalisti non vedono alcunché di sbagliato in queste pratiche, specialmente quando si tratta di "amare" i propri animali da appartamento. L'essenza dell'animale è nel riprodursi, e questo viene meno in molte relazioni dell'uomo con l'animale, "per comodità".
Rispondere alla domanda su cosa sia meglio per l'animale non è affatto semplice, né dà esito univoco. Per questo sarebbe meglio in certi casi rifarsi alle tradizioni più antiche, frutto di osservazioni millenarie.
È possibile aver rispetto per i sentimenti di un animale e condurlo al lavoro per un paio di giorni all'anno. È possibile, anche se mai del tutto indolore, trovarsi in armonia tra il nostro pensiero e la natura.
Su quel che è accaduto lunedì nove giugno, uno può trovare mille spiegazioni: il monito del Santo, la sua protezione da qualcosa di più grave, la numerologia, la luna piena che aizza gli animali, una maledizione, un'espiazione, le ricorrenze, la riflessione che sarebbe dovuto andare così. Eppure basta ricordarsi di evitare i fuochi di artificio al cospetto degli animali, che gli animali restano animali, e che dobbiamo trattarli bene.

La festa di Accettura è un evento di grande emozione, in cui uomini e donne si riuniscono nello spirito degli alberi, e questa energia è linfa per il paese e non solo, per il nostro legame con la terra.
Certe cose andrebbero migliorate, come per esempio sostituire le bancarelle di cineserie e plastiche con banchi di piccoli artigiani, e rimuovere i rifiuti nel bosco che si accumulano nei cortei dai boschi al paese. Come al solito, è l'uomo a dover migliorare. L'animale è già perfetto.

Questo 2025 così sarà un anno di sospensione, di ridescrizione delle dinamiche del paese, di meditazione. Per il rito della fertilità e sacro innesto attendiamo l'anno prossimo.


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Now sit back, relax and do read here about not castrated bovines

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